Treviolo, provincia di Bergamo, 10.000 abitanti, quattro frazioni, quattro parrocchie, quattro campi sportivi, un teatro e una chat! Si perché nella cittadina è nato un gruppo di Controllo del vicinato di 1.001 persone, l'esempio più importante in Italia di questo sistema.
L’idea nasce nel 2015, quando a Silvana Fregeni viene svaligiata la casa mentre è a far la spesa. C’era da fare qualcosa per affrontare il problema. Ormai i furti erano troppi e Francesco Ferrari, un abitante del piccolo centro ha trovato la soluzione, aveva già sentito parlare del “Controllo del vicinato” e ha proposto che l’idea venisse adottata anche a Treviolo.
"Poche regole, ma chiare. Non siamo una ronda, non siamo una chat, perciò niente chiacchiere inutili"
La struttura è basilare, un referente, che a Treviolo è Daniele Cappellano, insegnante di Pasticceria all'Iti di Bergamo, che tiene i contatti e fa da moderatore, tre collaboratori stretti, che filtrano le segnalazioni e nel caso chiamano i carabinieri e più di tredici coordinatori che coprono l’intero perimetro della città.
Una regola: mai intervenire ma chiamare immediatamente il 112. Nel gruppo possono entrare tutti gli abitanti del paese, dopo presentazione, età minima 18 anni, età massima…non c’è!
L’idea funziona, meno furti e la sensazione di essere più sicuri.
Finalmente un gruppo “WhatsApp” che è utile e che lascia da parte lamentele o rimproveri per aiutare i cittadini. La tecnologia a Treviolo è entrata veramente a casa di tutti e tutti contribuiscono a proteggere non solo se stessi ma anche i propri vicini, un po’ come nel vecchio cortile di una volta.
Una bella iniziativa, da sottolineare e da copiare perché insieme si può affrontare qualsiasi situazione, anche far catturare i ladri!
Buona giornata
AHEAD
Fonte La Repubblica